Il sistema educativo in Svizzera italiana

L’educazione e la formazione in Svizzera italiana

 

Il sistema educativo svizzero è complesso. Questo fa sì che ogni persona possa scegliere il percorso più consono senza chiudersi altre vie. Questo implica però il rischio che si perda la visione d’insieme di come funziona il sistema e dei suoi punti chiavi. Quale è per esempio la differenza fra un APF e un apprendimento AFC? Cosa distingue la scuola di maturità dalla scuola di formazione generale? Perché serve un diploma di fine studi secondari per entrare in una scuola specializzata e non in un istituto superiore? Inoltre potremmo domandarci in che contesto è insegnata la filosofia nei diversi livelli di istruzione e, più in generale, dove sia possibile studiare filosofia. 

A livello nazionale il campo dell’educazione è diviso in tre grandi blocchi: il livello secondario I (o scuola dell’obbligo), il livello secondario II e il livello terziario. Il sistema educativo comincia con la scuola dell’infanzia. 

Livello secondario I: La scuola dell’obbligo

In Svizzera italiana la scuola dell’obbligo dura 11 anni ed è divisa in 3 cicli: 2 anni di scuola dell’infanzia, 5 anni di elementari e 4 anni di scuole medie. I primi due cicli sono anche chiamati scuole primarie. Ogni ciclo ha programmi specifici ma perseguono obiettivi comuni.

Gli anni in cui gli allievi attraversano i vari cicli non sono omogenei in Svizzera. In Svizzera italiana gli allievi cominciano con due anni di scuola dell’infanzia per poi passare al livello secondario I all’età di 9 anni. Nella scuola dell’infanzia, le attività ruotano attorno a tre pilastri fondamentali: 

Imparare a stare con gli altri (la socializzazione);
I primi insegnamenti scolastici (riconoscere le cifre e le lettere, imparare l’uso delle matite)
L’apprendimento dei principali metodi di lavoro. 

Nella seconda parte del livello secondario I ritroviamo gli stessi pilastri ma con fini leggermente diversi: 

Esperimentare la vita con gli altri; 
L’apprendimento scolastico (apprendimento della lettura e della scrittura, la comprensione di numeri e operazioni);
L’apprendimento dei principali metodi di lavoro (memorizzare, ragionamento, fare domande, comparare, esprimere la propria opinione).

La lingua utilizzata in classe è l’italiano. Questa seconda parte del livello secondario I ha come fine quello di rinforzare la comprensione e la produzione orale e scritta. Inoltre, la matematica e le scienze naturali sono introdotte per familiarizzare l’allievo all’approccio scientifico.  Fra le scienze umane e sociali troviamo tre temi principali: la relazione uomo-spazio (geografia); la relazione uomo-tempo (storia) e la relazione uomo-società (educazione civica). 

Attraverso diversi approcci (arte visiva, musica, attività manuale) l’insegnamento dell’arte ha inoltre lo scopo di stimolare la creatività dell’allievo. Infine, l’educazione fisica e l’educazione nutrizionale permettono l’accesso ad una più grande conoscenza e gestione del corpo (capire ciò che è buono per l’allievo e quali sono i suoi bisogni fisiologici). 

Le capacità trasversali sono inoltre incoraggiate per l’intera durata del livello secondario I. Allo stesso modo, diversi strumenti intervengono in ogni momento del sistema educativo (media, immagini, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, salute e benessere, progetti personali, vivere assieme, esercizio della democrazia, interdipendenza sociale, economica e ambientale). 

Al settimo anno è introdotto l’insegnamento dell’inglese come seconda lingua straniera. È importante notare che, a questo livello, la filosofia non è implicitamente introdotta attraverso la storia e, in particolare, attraverso le tematiche del cambiamento, del mito, della realtà, delle tracce e della memoria. 

Livello secondario II (prima parte)

Il livello secondario II è l’ultimo ciclo della scuola dell’obbligo. Questo livello costituisce la continuità logica dei cicli precedenti. Lo scopo è, per l’allievo, di continuare ad approfondire l’apprendimento acquisito e di iniziare una riflessione sul futuro percorso scolastico e professionale. In funzione del cantone e degli interessi specifici dell’allievo vengono introdotte nuove discipline non obbligatorie (latino, economia, etica e cultura religiose). 

L’allievo familiarizza con l’utilizzo delle procedure che stanno alla base del processo filosofico come ad esempio l’uso delle differenti procedure argomentative (ricerca d’argomenti in favore o contro la difesa di una tesi). Queste competenze sono esercitate durante l’ora di italiano. Anche nel corso di scienze umane e sociali, in particolare durante storia e educazione civica, saranno abbordate domande filosofiche ma soltanto nel contesto disciplinare specifico. 

Per quanto riguarda le competenze trasversali ci sono due istanze che sembrano essere particolarmente importanti per la filosofia: il pensiero creativo e la capacità riflessiva. È interessante notare che la maggioranza dei cantoni italofoni propone una specializzazione pre-ginnasiale che prevede la partecipazione a corsi ad adesione volontaria. In varie parti del Ticino, ad esempio, si sceglie, in funzione degli interessi dell’allievo, fra matematica, fisica, francese, latino, economia e diritto. 

Livello secondario II (seconda parte)

Dopo aver concluso la scuola dell’obbligo il sistema educativo svizzero presenta diverse opzioni:

Un’opzione è la formazione professionale di base (nota anche come tirocinio) che trasmette le conoscenze e le competenze necessarie per esercitare una professione. La formazione alterna pratica e teoria ed è dispensata in tre luoghi: l’azienda formatrice, la scuola professionale e il centro di corsi interaziendali. Per determinate professioni e in alcuni cantoni, la formazione professionale di base si svolge anche presso le scuole a tempo pieno (scuole d’arti e mestieri, scuole medie di commercio, ecc.). Sono possibili vari percorsi formativi:

Formazione professionale di base con certificato federale di formazione pratica (CFP);

Formazione professionale di base con attestato federale di capacità (AFC);

Maturità professionale (integrata nell’AFC o post-AFC).

Un’altra opzione è la cosiddetta scuola di formazione generale. Si tratta di scuole specializzate e di scuole di maturità. Questo sono scuole di livello secondario II rivolte alle persone che intendono seguire una formazione generale e approfondita per poi accedere a formazioni di livello terziario.

Più nello specifico, le scuole specializzate propongono formazioni che permettono di conseguire, in un primo tempo, il certificato di scuola specializzata e, in seguito, la maturità specializzata. Il curricolo prevede un insegnamento di cultura generale oltre ad altre materie specifiche che permettono di acquisire conoscenze di base in un determinato ambito professionale. Le scuole specializzate preparano gli allievi a seguire una formazione di livello terziario non accademico. Tali formazioni costituiscono un’alternativa al tirocinio e alla maturità liceale.

Le scuole di maturità sono invece istituti cantonali che portano alla maturità liceale o, in Ticino, alla maturità commerciale della Scuola cantonale di commercio. Queste scuole si rivolgono principalmente agli allievi che hanno concluso la scolarità obbligatoria con il livello richiesto e desiderano successivamente proseguire gli studi presso un’università o un politecnico o in un’alta scuola pedagogica.

Un’altra opzione è svolgere un anno “passerella” al cui termine è possibile raggiungere una scuola di maturità.

La filosofia è insegnata nelle scuola di maturità e nelle scuole di formazione generale ed è spesso affiancata all’insegnamento di altre materie quali psicologia e pedagogia. Gli studenti possono scegliere di studiare filosofia come opzione specifica e/o complementare. Che la filosofia sia (o meno) materia obbligatoria nelle scuole è decisione cantonale. 

Livello terziario 

Il livello terziario si divide in due parti fondamentali: la formazione professionale superiore e le scuole universitarie.

La formazione professionale superiore rientra nel livello terziario B e consente di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per gestire un’azienda e svolgere funzioni direttive o attività professionali di responsabilità. La formazione professionale superiore offre prospettive di sviluppo in particolare ai titolari di un attestato federale di capacità (AFC). Include gli attestati e i diplomi federali (APF e EPS) nonché i cicli di formazione delle scuole specializzate superiori (SSS) che permettono di conseguire diplomi SSS. In questo tipo di formazione, l’insegnamento teorico è abbinato alla pratica professionale.

Le scuole universitarie rientrano nel livello terziario A. Ne esistono di tre tipi: le scuole universitarie professionali (SUP), le alte scuole pedagogiche (ASP) e le università e i politecnici (UNI), che includono le università cantonali e le scuole politecniche federali (SPF). Università e politecnici sono attivi nella ricerca fondamentale – che arricchisce anche l‘insegnamento – mentre le SUP e le ASP sono maggiormente orientate alla pratica e specializzate nella ricerca applicata. Le scuole universitarie propongono cicli di studio che portano ai titoli di bachelor, master e ad altri titoli post-diploma, ovvero il dottorato (Ph.D). 

 

Fonti

https://www.ch.ch/it/
https://www.edk.ch/it/sistema-educativo-ch set_language=it
https://www.sbfi.admin.ch/sbfi/it/home/formazione/spazio-formativo-svizzero/sistema-formativo-svizzero.html